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Il carnasciale
arco di Orange
L’arco e il teatro di Orange

L’alimentazione nell’antico Egitto

L’alimentazione nell’antico Egitto
Nicoletta Pagliai

L’Egitto era provvisto di ogni sorta di derrate alimentari e se ne importava dall’estero era per concedersi dei lussi. Alla base dell’alimentazione c’erano il pane, preparato con il frumento, e la birra, preparata con l’orzo; il vino, invece, era bevuto soprattutto in occasione delle feste.

La distinzione tra pane e dolci non era molto netta, e tra le decine di varietà esistenti, alcune erano addolcite con l’aggiunta di latte, datteri o miele.

Sebbene la carne non entrasse nel menu di tutti i giorni, il consumo non si limitava alla carne di bue, alla selvaggina e al pollame, che ornavano soprattutto gli altari degli dèi, ma includeva capre, montoni e maiali, meno costosi e molto diffusi nei villaggi. Alla carne preferivano di gran lunga il pesce, che si trovava in grande quantità nel Nilo, nel Mediterraneo e nel mar Rosso. Sia la carne sia il pesce, se non erano consumati subito, li conservavano essiccandoli o mettendoli sotto sale.

In Egitto si coltivava anche un gran numero di ortaggi e di frutta; il latte e i prodotti caseari erano presenti ma non sembra che fossero consumati con regolarità.

Tutti questi prodotti alimentari ci sono noti attraverso le raffigurazioni, ma soprattutto grazie al clima eccezionalmente secco che ha permesso la loro conservazione fino ai giorni nostri. Per quanto riguarda la preparazione dei cibi, invece, non ci è pervenuta nessuna ricetta, probabilmente perché la cucina era un argomento trasmesso solo oralmente. La nostra curiosità purtroppo non è appagata neppure dalle raffigurazioni, poiché sui muri delle tombe sono state trovate solo scene che mostrano un pollo o un pezzo di bue, messi ad arrostire o a bollire, ma niente di più; inoltre i testi che commentano i pasti si dilungano sul cerimoniale e la presentazione dei cibi, ma non parlano mai del talento del cuoco o della padrona di casa.

Le raffigurazioni ci mostrano quasi esclusivamente i banchetti delle celebrazioni funebri, dove i commensali sono seduti uno accanto all’altro su sedie o sgabelli, presso un tavolino carico di cibi, e sono serviti da un gran numero di domestici, mentre musici e cantanti li distraggono. Sembra però che anche i banchetti familiari fossero dei momenti privilegiati, cui gli egiziani dedicavano molta cura e attenzione, adornando le tavole con fiori e coni di profumo e allietando i commensali con i concerti.

Tomba di Paheqamen (TT343)_Scena di banchetto funebre_01

Tomba di Paheqamen (TT343)

Scene di banchetto funebre

Tomba di Paheqamen (TT343)_Scena di banchetto funebre

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