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Prima iscrizione cananea

Prima iscrizione cananea
Nicoletta Pagliai

A luglio 2013, gli scavi nell’area dell’Ophel (presso il Monte del Tempio), condotti dall’archeologa Eilat Mazar dell’Università Ebraica di Gerusalemme, hanno restituito la più antica iscrizione alfabetica mai rinvenuta nella Città Santa.

L’iscrizione è incisa sull’orlo di un grande pithos (recipiente in ceramica per le derrate) del X secolo a.C., e riporta alcuni segni dell’alfabeto protocananeo.

Questo alfabeto era in uso prima dell’avvento del regno di Israele e della scrittura ebraica, tra i secoli XI e X a.C.

Probabilmente il testo riporta il contenuto della giara o il nome del proprietario. In questo caso, il personaggio potrebbe essere stato un membro della comunità dei Gebusei, parte della popolazione non ebraica di Gerusalemme.

Aggiornamento dicembre 2022

Una straordinaria scoperta ha portato alla luce un’intera frase che risale al 1700 avanti Cristo. È incisa su un pettine d’avorio e descrive un “incantesimo contro i pidocchi”. Il pettine è stato scoperto a Tel Lachish, in Israele, da un gruppo dell’Università Ebraica di Gerusalemme e della Southern Adventist University negli Stati Uniti.

Sul piccolo pettine (misura circa 3,5 x 2,5 centimetri) ci sono 17 lettere cananee, le quali hanno una forma arcaica, tipica della prima fase dell’invenzione della scrittura alfabetica. Formano sette parole, che recitano: «Possa questa zanna sradicare i pidocchi dei capelli e della barba». Spiega Yosef Garfinkel, della Hebrew University of Jerusalem: «Questa è la prima frase mai trovata in Israele in lingua cananea. Ci sono scritte cananee a Ugarit, in Siria, ma utilizzano una scrittura diversa, non alfabetica. L’iscrizione sul pettine è una prova diretta dell’uso dell’alfabeto nelle attività quotidiane già circa 3.700 anni fa. Questa è una pietra miliare nella storia dell’evoluzione della scrittura dell’uomo. Per la prima volta abbiamo un’intera frase verbale scritta nel dialetto parlato dai cananei, abitanti di Lachis, che ci permette di confrontare questa lingua in tutti i suoi aspetti con altre lingue e altre fonti.

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