Il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziane ha annunciato la scoperta di edifici e sepolture nell’area di Meir, relativa alla città di El Quseyya (egiziana Kis/greca Kusae) nel governatorato di Asyiut (Medio Egitto). È il dr. Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità egiziane, a dare la notizia tramite un comunicato stampa, sottolineando l’importanza del sito archeologico, le cui più antiche attestazioni risalgono all’Antico Regno.
Lo scavo ha restituito nella sua parte più recente, ovvero sui livelli superiori dell’indagine archeologica, resti di edifici di epoca copta, relativi ad un impianto monastico, come ha dichiarato il dr. Adel Okasha, capo del Dipartimento di Antichità per il Medio Egitto: sono state messe in luce le stanze utilizzate come celle dai monaci che si aprivano su una corte, oltre ad un ambiente usato come focolare. Altri locali erano probabilmente adibiti a biblioteca, come testimonierebbero le mensole realizzate in argilla e paglia sulle quali andavano poggiati i manoscritti; non è però da escludere che potessero essere utilizzati anche per conservare gli alimenti. Di particolare importanza è stato il rinvenimento di un’iscrizione in lingua copta di otto righe, iscritta con inchiostro nero su una parete, la quale reca preghiere e suppliche a Dio.
Nei livelli inferiori, quindi più antichi, sono state rinvenute delle tombe di Epoca Tarda, purtroppo in cattivo stato di conservazione. Queste hanno restituito resti di sarcofagi in legno, scheletri, e alcune parti di corredo funebre. Tra di esse, la sepoltura di una figura femminile, il cui sarcofago è danneggiato eccetto per il viso e frammenti delle spalle e del busto.
Insieme alla donna erano stati sepolti vaghi, conchiglie, perline in faïence, specchietti in rame e vasellame.
Fonte: Ministero del Turismo e delle Antichità egiziane