Pochi giorni fa un gruppo di archeologi nello scavo archeologico del parcheggio Givati, adiacente al sito archeologico della Città di Davide, ha scoperto un enorme fossato profondo nove metri e largo circa trenta.
Si tratta di una monumentale fortificazione che divideva la parte sud della città dove si trovavano le abitazioni con quella nord con il tempio e il palazzo.
Il fossato sembra confermare alcune storie bibliche contenute nel Libro dei Re e nel Libro di Samuele.
In seguito alla scoperta, l’Autorità israeliana per le antichità (IAA) e l’Università di Tel Aviv, con il sostegno finanziario dell’Associazione Elad, hanno studiato le scogliere, impossibili da scalare, presenti su entrambi i lati del fossato che in seguito hanno rivelato il canale come il limite settentrionale delle fortificazioni della città bassa.
Yuval Gadot, dell’Università di Tel Aviv, e Yiftach Shalu, dell’Autorità per le Antichità, hanno spiegato che il fossato risale all’epoca del re Giosia (VII secolo a.C.) e che serviva a separare la città che si estendeva verso il a sud, dove risiedevano gli abitanti di Gerusalemme, dall’Acropoli a nord, dove si trovavano il palazzo e il Monte del Tempio.
fonte: https://aurora-israel.co.il/