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Una strada romana in Siria

Una strada romana in Siria
Nicoletta Pagliai

Un’”autostrada” di 1800 anni fa per percorrenze rapide

Più di 18 secoli fa, i Romani costruirono una strada a due corsie che attraversava la sezione meridionale di un’area oggi conosciuta come le Alture del Golan, un altopiano montuoso, dell’estensione di circa 1800 km², compreso tra i territori di Siria, Israele e Libano. La strada, testimonianza dell’altissimo livello delle tecniche di progettazione e costruzione infrastrutturale romana, era lunga 39 chilometri e collegava il Mare di Galilea con l’antica città siriana di Nawa.

La strada aveva due ampie corsie e non serviva alla viabilità ordinaria ma era riservata ai trasporti rapidi, soprattutto di natura logistica e militare e probabilmente il traffico ordinario era interdetto proprio per evitare blocchi e intasamenti. Lungo la strada i numerosi forti garantivano la sicurezza dei viaggiatori, e allo stesso tempo controllavano le autorizzazioni di accesso. Scarsi se non nulli, invece, i collegamenti con quella che oggi definiremmo “viabilità ordinaria”.

In uno studio appena pubblicato sul Journal of the Institute of Archaeology della Tel Aviv University, un team di archeologi ha riportato i risultati dello studio su questa meraviglia ingegneristica antica, lavoro che ha svelato alcuni dei misteri riguardanti l’origine e la funzione della strada.

Le conoscenze ingegneristiche necessarie per costruirla sono dimostrate dalla sua impressionante larghezza e lunghezza, e dai terrapieni costruiti per permetterle di attraversare i letti dei torrenti soggetti a inondazioni lungo il suo percorso.

Questa strada, come molte altre nella regione, rappresentava un punto cruciale per il controllo e lo sviluppo della Giudea romana, un territorio che fu teatro di importanti eventi storici e culturali durante il periodo romano.

La strada fungeva da ulteriore collegamento est-ovest tra i porti del Mediterraneo e l’entroterra della Siria, ma gli studiosi non hanno trovato alcuna correlazione tra il tracciato della strada romana e i vicini insediamenti ebraici. Ciò potrebbe essere stato in qualche modo dettato dalla topografia o forse era una considerazione deliberata basata sulla sicurezza.

Nonostante la natura incompleta delle prove, la torre di guardia appena identificata suggerisce che il sistema di torri di guardia distanziate a intervalli regolari di 1 miglio copriva la lunghezza della strada dal Mar di Galilea a Nawa (circa 39).

La strada ha sicuramente svolto anche un ruolo nella colonizzazione rurale romana, come suggerito dalla relazione osservata tra la strada e i sistemi di campi rettilinei che la circondano.

La strada cadde in disuso e fu abbandonata all’inizio del IV secolo d.C., il suo destino probabilmente rispecchiando le fasi iniziali del declino della prosperità e dell’influenza dell’Impero Romano.

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