mosaici Teramo
Teramo, sotto l’asfalto resti di una villa romana
Regio IX_foto panoramica
Nuovi ritrovamenti nel parco archeologico di Pompei

La “villa maritima” di Realmonte

La “villa maritima” di Realmonte
Nicoletta Pagliai

La villa, individuata nel 1907 durante i lavori per la costruzione della ferrovia Porto Empedocle-Siculiana-Castelvetrano, sorge al centro della baia di Punta Grande, alla foce del torrente Cottone, pochi chilometri a Ovest dello scalo commerciale di Agrigentum.

I suoi resti tornano fruibili dopo i lavori di recupero finanziati dal Parco archeologico Valle dei Templi mentre in un prossimo futuro un percorso di visita unico comprenderà sia i mosaici e le terme della domus in contrada  Durrueli che la Scala dei turchi, inaccessibile al pubblico per rischio crolli ed erosioni dal febbraio 2020.

La villa, affacciata sul mare, è organizzata in due settori principali: uno residenziale, con peristilio-giardino, cubicula (camere da letto), tablinum (sala-soggiorno), triclinium (sala da pranzo), e magazzini; e uno termale, che comprende due grandi ambienti spogliatoio (apodyteria), uno dei quali con pareti rivestite in marmo e pavimento a mosaico in tessere rosa e nere con la rappresentazione di Scilla, mostro marino femminile che tiene un timone, il calidarium, piccola stanza riscaldata, e il frigidarium, con pareti rivestite in marmo e pavimento mosaicato, da cui si accedeva a una grande vasca circolare con le pareti rivestite di marmo.

La costruzione della villa è datata alla prima metà del II secolo d.C. grazie al rinvenimento di alcune tegole con bollo di fabbrica. La villa sarebbe appartenuta a un esponente dell’importante famiglia degli Annii, di cui è noto il coinvolgimento nello sfruttamento delle miniere di zolfo del territorio agrigentino.




RELATED POSTS

NEWS

DOWNLOAD

Questo sito web utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza. Navigando su questo sito web accetti la nostra Privacy policy.

Non puoi copiare il contenuto di questa pagina